Congiuntamente ad altre opportunità di finanziamento, il PNRR può rappresentare uno strumento per attuare le iniziative di cui Cairo ha bisogno.
PNRR: una strategia di sviluppo
Il PNRR è la strategia adottata dall’Italia in attuazione del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento comunitario che propone nuove modalità nei rapporti finanziari tra l’Unione Europea e gli Stati membri. La novità principale che determina è che i Piani Nazionali sono iniziative, almeno in linea di principio, basate sul raggiungimento degli obiettivi più che sulla spesa sostenuta.
Questo consente un più agevole conseguimento dell’obiettivo generale di trasformare e rafforzare l’economia dell’Unione e degli Stati membri portando a compimento la transizione ecologica e quella digitale.
Lo strumento, prevedendo l’assunzione di un debito comune europeo, richiede che la spesa dei Paesi membri sia efficiente e porti alla creazione di valore aggiunto: gli investimenti devono generare rendimenti maggiori di quelli sostenuti per tali debiti. Poiché il Dispositivo non è abbastanza capiente da controbilanciare i bilanci nazionali, assumono importanza fondamentale le riforme che ciascun Paese deve attuare, senza le quali si avrebbe una ripresa temporanea i cui effetti positivi andrebbero perduti in poco tempo.
Il Piano Nazionale è il disegno per rispondere alle sfide del Dispositivo in modo duraturo e sostenibile garantendo la modernizzazione della pubblica amministrazione, il rafforzamento del sistema produttivo, il potenziamento del sistema di assistenza e di inclusione sociale e la creazione di filiere nei settori strategici, avviando quella rivoluzione verde di cui abbiamo così bisogno.
Le risorse stanziate nel Piano – tra Dispositivo, Fondo complementare e l’iniziativa ReactUE – ammonta a circa 235 miliardi di Euro.
Le risorse sono ripartite in sei missioni, ciascuna suddivisa in componenti e investimenti che vanno dalla digitalizzazione alla salute affrontando tutti i temi prioritari della nazione:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 40,32 miliardi
- Rivoluzione verde e transizione ecologica – 59,47 miliardi
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile – 25,40 miliardi
- Istruzione e ricerca – 30,88 miliardi
- Inclusione e coesione – 19,81 miliardi
- Salute – 15,63 miliardi
Il PNRR può offrire numerosi vantaggi anche ai comuni come Cairo
Per le Amministrazioni comunali come Cairo, e per tutti i comuni che non siano città metropolitane, di fatto l’unica via è quella di partecipare agli avvisi esperiti dalle amministrazioni centrali. In taluni casi è possibile beneficiare, indirettamente e se previsti, dagli interventi effettuati da Regioni e governo e che interessano il territorio comunale.
Con la partecipazione agli avvisi esperiti, i comuni – in forma singola o aggregandosi tra loro – hanno la possibilità di attuare le loro strategie di sviluppo nel rispetto dei principi generali del piano di non arrecare danno significativo all’ambiente, di inclusione sociale, di transizione digitale.
Bisogna sempre tenere a mente che si tratta di procedure competitive e che le richieste superano i fondi disponibili. Si tratta quindi di una opportunità da cogliere senza illudere le persone che sia possibile risolvere tutti i problemi di una comunità.
Una opportunità da cogliere rapidamente
Il Piano terminerà nel 2026 e la maggior parte degli interventi previsti dovranno concludersi nel 2025 o al più tardi nel secondo trimestre del 2026.
La maggior parte degli avvisi saranno pubblicati nei prossimi mesi – e per quelli a favore dei Comuni ne sono già scaduti a decine.
Vengono premiati gli interventi che possano concludersi nel minor tempo possibile proprio per assicurare il veloce conseguimento degli obiettivi del Piano e garantire una fase di duratura ripresa economica.
Le condizioni per partecipare con una maggiore possibilità di successo
Gli avvisi pubblicati dalle amministrazioni centrali hanno uno schema comune. Gli elementi essenziali per poter partecipare alle procedure con successo sono la conoscenza del Piano e degli obiettivi che ciascuna missione del PNRR si pone, del lessico e della struttura degli avvisi – articolata in alcuni casi in più interventi ciascuno capace di contribuire al raggiungimento di un obiettivo del PNRR – della struttura dei punteggi assegnati dall’Avviso per ciascun elemento e, infine delle cause di esclusione.
E’ necessario, altresì, analizzare attentamente i requisiti richiesti dagli Avvisi e assicurarsi di esserne in possesso.
Elemento sempre presente è l’urgenza con cui è necessario avviare e concludere gli interventi. A tale fine è spesso previsto un livello progettuale, ovvero, lo stesso diviene un elemento premiante.
Ad esempio l’avviso per le infrastrutture sociali – che sarebbe scaduto il 16 maggio e la cui scadenza è stata prorogata al 15 giugno, prevede 40 punti per il progetto esecutivo validato in caso di lavori – e addirittura 45 punti se presente la progettazione unica per le forniture – su un punteggio massimo di 90 punti. Senza progetto ci sono ben poche speranze di ottenere i fondi.
Ancora un esempio sulla attenzione da porre al possesso dei requisiti richiesti: centinaia di proposte sono state bocciate per vizi di forma: per la mancata validazione del progetto da parte del RUP o anche per minori mancanze negli elaborati che compongono il progetto di fattibilità tecnico economica.
La partecipazione agli avvisi a valere sul PNRR presuppone una attenta individuazione degli obiettivi e delle priorità di sviluppo di una comunità e la progettazione degli interventi che ne costituiscono l’ossatura.
Per tale motivo la redazione di una proposta è una attività complessa e talvolta anche costosa – per la necessità di affidamento esterno di servizi tecnici e di supporto alla redazione delle proposte – Tuttavia non è possibile perdere tale opportunità sia per l’entità dei contributi, solitamente compresi tra Euro 500.000 e Euro 2 milioni per i comuni come Cairo, sia in considerazione del fatto che la documentazione preparata, in caso di insuccesso, potrà in parte essere utilizzata per approfittare di altre agevolazioni, ad esempio sui fondi strutturali o su altri programmi comunitari o nazionali o – quando necessario – anche per interventi da effettuare con il ricorso al capitale di credito ponendo grande attenzione alla effettiva sostenibilità nel tempo degli interventi e dei costi che si dovranno sostenere in futuro per gestione e manutenzione.
Fonti di informazione
Per approfondire l’argomento, è necessario studiare Il Piano stesso e le notizie che si possono trovare sul portale di Italia Domani o, ancora, le tante sintesi che si possono trovare in rete.
Altre fonti utili, sono:
- le relazioni della Corte dei Conti sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (al momento presente quella redatta nello scorso mese di marzo),
- i singoli avvisi che via via vengono pubblicati e ancora
- le “Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR” pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato.